Capelli grassi, perché e come risolvere questo problema?

I capelli grassi si presentano in forme differenti e necessitano di diverse attenzioni specifiche, non sono infatti una categoria così omogenea come si potrebbe pensare. Le caratteristiche più comuni sono:

  • il tipico effetto untuoso, che talvolta rende il capello spiacevolmente lucido e oleoso mentre in altri casi lo opacizza, spegnendo e scurendo il colore di base;
  • la scarsa tenuta di pieghe e acconciature anche semplici e la rapida perdita della freschezza ottenuta con il lavaggio;
  • una cute irritata, grassa e in alcuni casi con dermatite seborroica.

Il punto è che per mantenere la chioma fresca e pulita si tende il più delle volte a lavarla continuamente andando in tal modo ad aumentare la produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee e irritando ancora di più la cute; oppure si rischia di spazzolare o strofinare i capelli in modo frequente ed energico provocando un inutile stress meccanico a fusto e radici; infine ci si può trovare ad eccedere con lo styling (phon e piastre che indeboliscono il capello o gel e spray modellanti che lo appesantiscono). Il segreto è invece evitare questo tipo di soluzioni controproducenti, ascoltando le esigenze dei capelli e della pelle e agendo con prodotti e cure mirate e costanti nel tempo.

Se i vostri capelli sono grassi ma sottili e fragili, sono da evitare con attenzione i prodotti troppo astringenti e aggressivi e optare per trattamenti che agiscono nel tempo e rispettando il pH e la struttura del capello. Ad esempio si possono scegliere formule a base di principi attivi vegetali e vitamine, in grado di ripristinare il naturale equilibrio del cuoio capelluto e stimolare la circolazione periferica, come la lozione + shampoo con olii essenziali di Melaleuca Alternifolia (Tea Tree), Salvia, Limone, Lavanda, Ortica e Origano di Paul Mitchell che a partire dalle prime settimane di applicazione ricrea le condizioni ottimali per una sana crescita dei capelli e può essere usata come mantenimento per i sei mesi successivi.

Una particolare tipologia è poi quella dei capelli misti, ossia la condizione in cui si hanno cute e radici particolarmente grasse e lunghezze o estremità secche e disidratate. In realtà questa è una possibilità molto frequente, soprattutto nei casi in cui la secchezza delle punte è dovuta a trattamenti, colorazioni o decolorazioni successive. In questo caso bisognerà scegliere uno shampoo specifico per capelli misti, in grado di riequilibrare la produzione di sebo rispettando il pH della pelle e al contempo nutrire e volumizzare il fusto, evitando l’uso di gel e schiume modellanti.

Perché i capelli diventano grassi?

I capelli grassi possono essere tanto una caratteristica personale e un problema con cui si convive praticamente fin da piccoli, quanto una condizione transitoria, dovuta a cause o circostanze che modificano la produzione di sebo e la funzionalità delle ghiandole.

Le ghiandole sebacee svolgono una fondamentale azione nutriente e protettiva sulla cute e sul fusto e il sebo è importante per la lubrificazione del capello e la per sua impermeabilizzazione. Quando però la sua produzione è troppo abbondante o la sua consistenza troppo fluida (sebo oleoso), il sebo ingrassa in modo eccessivo e non più funzionale la pelle e le ciocche e in alcune occasioni può arrivare ad essere una componente dannosa. In effetti, in aggiunta allo sgradevole risultato estetico già di per sé importante quando parliamo di capigliature, un film lipidico troppo fluido tenderà a trattenere polveri, agenti inquinanti, fumo smog e piccole parti residue presenti nei tessuti (cappelli, sciarpe, sedili di auto o treni...) e negli ambienti in cui ci troviamo: tutti elementi che aggrediscono il capello e irritano la cute in modo significativo. Il sebo inoltre si miscela con il sudore della pelle, detriti cellulari e contiene di per sé una parte delle tossine e delle sostanze prodotte nei processi di scarto e digestione: dunque un'eccessiva permanenza di sebo attorno al capello e sulla cute è di per sé potenzialmente critica.

​​Le principali cause dell’alterazione della produzione di sebo possono in sintesi essere:

  • squilibri ormonali (ereditari o transitori)
  • stress e stili di vita poco sani
  • fumo, smog, inquinamento atmosferico e agenti esterni aggressivi
  • cattive abitudini alimentari (disturbi della digestione o accumulo di tossine)
  • uso di alcuni farmaci
  • uso di detergenti troppo aggressivi.

Nei casi più problematici potrebbe essere molto utile consultare un dermatologo specializzato in tricologia per avere un’anamnesi del problema e intervenire in modo mirato, in special modo se la cute presenta lesioni, irritazioni molto evidenti o zone con dermatite. Ad ogni modo, in condizioni meno gravi e più di routine è utile rintracciare le possibili cause del problema per risolverlo o limitarlo, anche in autonomia.

Come mantenere puliti i capelli grassi?

Come abbiamo visto è importantissimo scegliere uno shampoo specifico e non aggressivo che sia in grado di regolarizzare la funzione sebo-escretoria delle ghiandole e al contempo detergere, purificare cute e radici in modo gentile e ripulire il fusto da residui oleosi e altri micro detriti. Qualora venissero indicati tempi di posa dell’emulsione lavante o della lozione specifica, sarà importante rispettarli senza eccedere e limitandosi ad usare poco prodotto, magari diluendolo in poca acqua tiepida senza abbondare con le dosi.

Un’altra importante accortezza è quella di sciacquare benissimo i capelli possibilmente con acqua tiepida oppure con un getto freddo finale, anche solo sulle lunghezze: l'acqua fredda sigillerà le squame del fusto rinforzando la parte esterna del capello e contribuendo a proteggerlo.

A seconda della tipologia del vostro capello e della vostra cute potrete scegliere gli shampoo più adatti. Ad esempio Davines ha formulato un ottimo prodotto detergente con azione astringente e calmante sulla cute e le ghiandole sfruttando le proprietà della cannella e del limone: può essere utilizzato 3 volte alla settimana per un mese come trattamento intensivo iniziale e poi due volte alla settimana per due mesi come fase di mantenimento.

In particolare, se è la cute grassa o sensibile il problema di cui prendersi cura, potrete provare gli shampoo della linea Ocrys Sensitive JEAN PAUL Mynè e nello specifico Ocrys Sensitive Balance Shampoo oppure il Barber Gen Rebalancing Shampoo di Framesi per stimolare la circolazione periferica e purificare la pelle grazie agli estratti di uva rossa e zenzero contenuti in questa formulazione rinfrescante e unisex. Per evitare di irritare la cute e lesionare l’epidermide danneggiata la cosa migliore è usare pettini e spazzole in legno o bamboo (evitando quelli in plastica e metallo) e prediligere i denti larghi e le punte arrotondate.

Consigli naturali per impacchi detox

Un valido aiuto per contrastare il problema dei capelli e della cute grassi può venire da buone pratiche di applicazione di balsami e fluidi nutrienti dopo il lavaggio e dalla scelta di sostanze naturali detossinanti e riequilibranti. Il primo fondamentale consiglio infatti è di non eccedere con i conditioner, sia in termini di quantità che di posa e distribuire balsami e maschere riparatori e districanti solo sulle lunghezze e sulle punte, evitando con attenzione radici e cute.

Alcuni prodotti naturali possono invece essere utilizzati direttamente sulla base del capello, oltre che sulle ciocche, in virtù del loro potere astringente e assorbente ma non aggressivo: maschere a base di argilla o bicarbonato ad esempio assorbiranno il sebo in eccesso decongestionando la cute, l’importante è sempre rispettare i tempi di posa ed eliminare con cura e dolcezza i residui della polvere utilizzata.

Se non avete capelli misti, decolorati o lunghezze troppo secche, anche il succo di limone o l’aceto di mele sono ottimi per purificare la cute grassa lucidando e ravvivando al contempo il colore dei capelli, ripetendo l’operazione per alcune settimane e sciacquando bene con acqua tiepida l’impacco otterrete un ottimo risultato. Ortica e castagno sono poi due piante le cui foglie vengono da sempre utilizzate per decotti e lozioni astringenti e anti forfora e si possono facilmente raccogliere e conservare se siete interessati alle soluzioni più naturali e tradizionali.

Infine un valido aiuto arriva dagli olii essenziali come abbiamo già visto: olio di lavanda, timo, salvia, tea tree e edera sono tra i più utilizzati per le loro proprietà disinfettanti, purificanti e detossinanti. Una buona pratica è quella di non applicarli mai puri e direttamente sulla pelle ma diluire pochissime gocce in acqua tiepida o in uno degli infusi naturali utilizzati. La parsimonia e la costanza nel tempo daranno ottimi risultati.